giovedì 18 aprile 2013

Il cacciatore di teste

di Jo Nesbø

Roger Brown è il migliore. In assoluto il miglior cacciatore di teste sulla piazza.
Ha una bellissima moglie, una bella casa, una macchina lussuosa, e conosce la gente che conta.
Apparentemente sicuro di sè, gode di ottima reputazione.
Ma non è tutto oro quel che luccica...e Roger lo sa molto bene.
C'è una cosa in lui che mina la sua autostima: la statura sotto la media.
In una Oslo in cui gli uomini si distinguono per la loro altezza e prestanza, perchè la bellissima Diana ha scelto proprio lui, come uomo da amare?
Intimamente insicuro, ha un' unico obiettivo: mantenere il suo tenore di vita, e permettere alla moglie di vivere nel lusso della sua galleria d'arte, e farlo a tutti costi...anche diventando un ladro di opere d'arte.
Tra candidati di alto profilo, multinazionali, conoscenze da bossifondi, incontri apparentementi casuali, bugie e segreti inconfessabili, riuscirà Roger Brown a rimanere il migliore nel lavoro e agli occhi di Diana?
L'hobby dei furti d'arte aprirà il sipario a risvolti da pelle d'oca: tradimenti, sotterfugi, inseguimenti, omicidi e  un susseguirsi di misunderstanding che terranno il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina.

TITOLO: Il cacciatore di teste
AUTORE: Jo Nesbo
EDITORE: EINAUDI
COLLANA: Einaudi. Stile libero big.
PAGG. 293

Chi mi conosce un pò, sa che questo libro apparentemente non rientra nel mio genere preferito...trama, copertina, titolo, commenti...ehm...tutto un pò troppo strong per i miei gusti!
Poi un amico di cui mi fido mi dice "...non riesco a staccarmi...è avvincente..." e allora ci penso...lo trovo per varie settimane tra i primi in classifica...leggo un paio di recensioni...Preso! Ok, proviamo...
Aveva assolutamente ragione! Già dalla prima pagina nascono domande, dubbi, e il desiderio inconscio di andare avanti, girare le pagine, che scorrono via, tra le dita, con una fluidità stupefacente.
Roger Brown...come non odiarlo! Borioso, altezzoso...anche bruttino, direi.
Un protagonista alquanto insolito, non credete?