venerdì 6 dicembre 2013

Una sera a Parigi



di Nicolas Barreau

In Rue de Mazarine c'è un piccolo cinema. E' un cinema d'Essai, di quelli che non sarebbero mai sopravvissuti all'incombere dei moderni multisala, se non fosse stato per qualche pazzo amante dei vecchi film.
Perché, come tutti pensano, oggi giorno ci vuole giusto un pazzo per lasciare un lavoro ben retribuito e rilevare un vecchio cinema malandato.
Il Cinéma Paradis, nel cuore di Saint Germain Des Pres è un luogo magico. Da quando Alain Bonnard lo ha  riaperto, ereditandolo dallo zio, questo posto incantato ha  ritrovato il suo vecchio splendore, il fascino d'un tempo: le poltrone sono le stesse da sempre, i film si proiettano ancora con le bobine tradizionali e, sopra ogni altra cosa, non si vendono pop corn!
Insomma il Cinéma Paradis regala sogni.
Anche il giovane Bonnard ne ha uno: il suo sogno ha scintillanti occhi scuri, un delicato viso a forma di cuore, capelli color caramello, e indossa spesso un cappotto rosso dal taglio un po' antiquato. Frequenta il secondo spettacolo del Mercoledì, ama la rassegna dedicata a vecchi film d'amore...Alain non poteva avere sogno più bello!
Quando la vita sembra finalmente girare per il verso giusto sia per Alain, che per il Cinéma Paradis, riportato alle luci della ribalta da un famoso regista americano, la donna col cappotto rosso sparisce.
In una Parigi più splendente che mai, tra la Rive Gauche e la Rive Droite, ponti storici, vecchi palazzi eleganti, negozi d'antiquariato e brasserie, come spettatori emozionati davanti a un vecchio film francese, seguiamo le vicende di un uomo innamorato e il suo destino...Alain Bonnard non si da pace: cosa se ne fa di un vecchio e romantico cinema se non ha la donna che ama?

Sapete cosa vi dico? Non mi interessa affatto che Nicolas Barreau esista davvero o sia solamente una strategia commerciale di una casa editrice tedesca, come dicono in molti.
La verità è che io questo romanzo lo aspettavo! E quando è uscito avevo diverse recensioni da fare, presentazioni da condurre...insomma, ero impegnata. Allora l'ho messo in fila, con rammarico.
Poi è arrivato il suo momento...e mi è piaciuto! Esattamente come i precedenti!
E' uno di quei generi di romanzo che devono, per forza, essere scritti...perché ci servono!
Qualcuno li giudica, li critica...vengono definiti come leggeri, melensi, senza contenuti...mi oppongo!
E' vero, si potrebbe rischiare di fare una brutta indigestione con questi romanzi, abusarne sarebbe letale...ma uno ogni tanto male non fa!
Poi il nostro fantomatico Barreau ci fa vivere Parigi esattamente come vorremmo: ci guida per i quartieri della sua città (perché è parigino, vero?), mostrandoci vicoli, palazzi, negozi eleganti, angoli storici, scorci di vedute indimenticabili della Ville Lumiere.
Pochi mesi fa ero a Parigi, alloggiavo in Rue Guenegaud, una laterale di Rue Mazarine, a pochi passi dalla Senna e dal Pont Neuf.
Ho seguito Alain Bonnard, e il suo peregrinare per le strade di Saint Germain, con attenzione, con l'entusiasmo di chi ama quella città e non aspetta altro che tornarci. Ora più che mai vorrei camminare di nuovo in Rue Jacob, e in Rue  de Buci dove ero solita fermarmi a fare colazione in una bellissima brasserie.
Insomma, un romanzo che suscita una forte emozione, che permette ai ricordi di riaffiorare vividi, che stimola progetti e alimenti i desideri...a mio parere è un romanzo vincente.
Ok, non tratta temi sociali, non lancia messaggi di solidarietà, non spaventa, non tiene col fiato sospeso, non ti incolla alle pagine, riesci anche a chiuderlo con serenità per continuare più tardi la lettura. Ma vi assicuro, merita d'essere letto. E anche di essere regalato, consigliato.
Con questo romanzo Nicolas Barreau non si fa mancare nulla: cosa può esserci di più romantico di un vecchio cinema d'essai, posto proprio in uno dei più antichi e "intensi" quartieri della città dell'amore? Il tutto accompagnato da attese, fraintendimenti, donne belle e famose, un protagonista giovane, timido e sognatore, un migliore amico bello e dongiovanni, vecchi film, café au lait e un cappotto rosso assolutamente vintage...un cocktail perfetto!
E' il periodo giusto: volete regale un libro ad un'amica che ama film francesi, oppure ad un amico un po' romantico, sognatore, e non sapete quale? Bhe, l'avete trovato!
Come dite? Non ho raccontato niente della storia? Non ce n'è bisogno, sono sicura che quella vi piacerà! Ora non ho tempo...la lista di film proposti dal Cinéma Paradis è lunga, corro a vedere il primo!
 
"Una sera a Parigi", il nuovo romanzo di Nicolas Barreau (o chi per lui!)...
...ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO PER NATALE da...a cup of books! Un libro all'ora del tè...
 
 
 
 
 


2 commenti:

  1. Concordo pienamente con te: la leggerenza a volte ci vuole. E poco importa se si tratta di romanzi d'amore, basta che siano scritti bene.
    Adoro Parigi e... l'ora del tè!

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    1. Marina sei mitica! ma come sono d'accordo...sia per Parigi che per il tè!

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