sabato 17 agosto 2013

La verità sul caso Harry Quebert

 
TITOLO: La verità sul caso
Harry Quebert
AUTORE: Joël Dicker
EDITORE: BOMPIANI
PAGG. 779
 

di Joël Dicker

Marcus Goldman, scrittore, solo trent' anni e un romanzo di successo che gli ha assicurato un anno di lussi sfrenati, una vita da prima pagina, e tutti gli onori della popolarità tipici di New York.
Ciò che ci certo non si aspettava era di poter essere colpito dal peggior male, il piu grave e temuto da ogni scrittore che si rispetti. Il blocco. Totale. Di pensieri, idee, parole. Il terrore della pagina bianca.
Solo una persona poteva aiutarlo e Marcus lo sapeva bene.
Harry Quebert suo amico e mentore, colui che aveva fatto di Marcus Goldman il grande scrittore che era diventato.
È febbraio, anno 2008. Arrivato ad Aurora, New Hampshire, Marcus non trova solo il suo maestro ad aspettarlo. Un fatto di cronaca drammatico, torna alla ribalta, per sconvolgere nuovamente la piccola cittadina, dopo trent' anni.
Che cosa c'entra Harry Quebert con il ritrovamento del cadavere di una ragazza di 15 anni proprio nel giardino della sua villa di Goose Cove? Perché la povera Nola Kellergan teneva stretta a sé nella fossa il manoscritto originale del più grande libro mai scritto da Harry Quebert?
Cosa nasconde quella cittadina apparentemente tranquilla?
Marcus è sconvolto. Il suo maestro, e amico,  coinvolto in un fatto di cronaca così drammatico? Harry Quebert un pervertito e un assassino che rischia la pena di morte?
Marcus Goldman inizia un indagine serrata. Minacciato senza mezzi termini non si ferma davanti a niente. Deve scagionare il suo amico e trovare la verità.
Sarà la scelta giusta per il giovane scrittore?
Un vecchio caso irrisolto, un mistero intricato...un thriller mozzafiato.
Tra regole di scrittura, e interrogatori serrati, un romanzo nel romanzo...una storia originale...troppo reale...i battiti accelerano, le pagine volano. Una grande opera per un giovane autore!



Joël Dicker
Al Salone del Libro, Maggio 2013, ovunque mi girassi, vedevo la copertina del romanzo di Joël Dicker. Segnalibri, gigantografie, pubblicità varie...
Ok, lo ammetto. Quando i nuovi romanzi fanno molto rumore io ne subisco il fascino.
Poi, chissà perché, non arrivava mai il momento giusto per leggerlo.
Per scegliere libri che superano le 500 pagine ci vuole coraggio...no? E soprattutto tempo, tanto tempo.
A libri così bisogna dedicare attenzione. Un thriller che si rispetti ti tiene incollato alle pagine, e anche il lettore deve fare la sua parte: trovare il momento giusto. Permettersi di leggere per ore.
Nella speranza che queste ben 779 pagine rispondessero a tutte queste caratteristiche mi sono decisa: le mie vacanze sarebbero state in compagnia di Harry Quebert.
Bhe, non resisto nel dire che il secondo romanzo del giovane Joël Dicker, è a tutti gli effetti un thriller che si rispetti. Io non sono un'esperta del genere, posso solo dire che l'avrei letto tutto d'un fiato. Una pagina dopo l'altra. Poi un'altra ancora. Mai ripetitivo, mai noioso.
Ancora non riesco a credere come possa uno scrittore mantenere uno standard così alto in così tante pagine.
Mi aspettavo un romanzo molto più duro, più drammatico anche nei passaggi, nelle descrizioni, data la tematica che affronta.
Invece mi ha particolarmente colpito l'attenzione per i sentimenti, le bellissime parole d'amore attribuite alla piccola Nola, ad Harry, o al povero Caleb. I sentimenti...si...quelli che durante il romanzo annebbiano la mente del lettore, portandolo ripetutamente fuori strada, lontano dalla verità.
Per la prima volta ci si trova schierati dalla parte di una storia d'amore tra un trentenne e una poco più che bambina della metà dei suo anni. Sembra un amore puro, un amore voluto dal destino. Assurdo, ma vero!
Come stanno realmente le cose? Grazie alla magistrale scrittura di Joël Dicker ogni punto di vista è ribaltato, ogni ipotesi delusa, ogni picco emotivo smorzato da un nuovo sconvolgente evento.
Un romanzo complesso. Più romanzi in un solo grande romanzo.
Passaggi temporali veloci; corse nel tempo rapide e aggrovigliate richiedono al lettore esperienza e attenzione, onde evitare di giudicare la storia apparentemente confusa, come ho già potuto leggere in recensioni o social network.
Infine, ciò che mai dimenticherò: 31 stupende regole di scrittura. Innocente? Colpevole?
Harry Quebert è prima di tutto mentore, maestro di scrittura.
Essere scrittori è disciplina; poi è cuore, è esperienza di vita. Lo scrittore deve saper resistere agli urti, non darsi per vinto nel momento della crisi della pagina bianca. Deve resistere. Saper attendere il momento giusto per riversare le idee sulla pagina. Lo scrittore deve trasmettere emozioni..."E' esattamente il lavoro di ogni scrittore. Scrivere significa riuscire a sentire le cose con più forza degli altri e trasmetterle di conseguenza. Scrivere significa permettere ai propri lettori di vedere ciò che a volte non possono vedere. [...] Noi siamo scrittori perché facciamo in maniera diversa una cosa che tutti sano fare: scrivere. In questo sta tutta la sottigliezza". (cit. pag. 509)
 
Grazie a Joël Dicker...che sorprende, sconvolge, toglie il fiato ed emoziona.

 
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO
 
 



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