venerdì 14 giugno 2013

Legally Blog! #1

...oggi nasce Legally Blog!...uno spazio dedicato alla legalità.
 
A cup of books nasce dal mio desiderio di parlare di libri, di ricordarne le emozioni, di condividere idee, opinioni e di incontrare lettori, o non lettori, e di scambiare esperienze.
A cup of books è il mio diario on line...racchiude quella che sono, parla di me.
Ma non è solo questo.
Un blog è una POSSIBILITA'.
Si...tutti i mezzi di comunicazione, gli strumenti di diffusione, sono possibilità: possibilità di parlare, di alzare la voce, di smuovere le nostre menti assopite e alle volte atrofizzate dal comune pensare, dalla bugia del quieto vivere.
Si, una possibilità che si fa SERVIZIO!
 
A cup of books si mette a servizio della legalità!
Perché se le mafie continuano ad operare, coi i loro mezzi sempre più raffinati, e moderni, anche noi, popolo della rete, con i nostri mezzi possiamo agire, prestando i nostri spazi per parlare non di mafia, ma di legalità, per dare voce a quanti lottano in prima fila contro queste organizzazioni.
 
Facciamo del nostro meglio, nel nostro piccolo, raccontiamo quello che vediamo, leggiamo, scriviamo degli incontri a cui partecipiamo...tutto concorre a diffondere speranza, ottimismo, e a credere che, prima o poi, anche con il nostro stile di vita, sarà la legalità a vincere.
 
Vogliamo iniziare??
 
LEGALLY BLOG! è con Giovanni Tizian.
 
La nostra guerra non è mai finita.
 
La nostra guerra non è mai finita
di Giovanni Tizian
Ed. MONDADORI
Coll. STRADE BLU
PAGG 227
 
di Giovanni Tizian
 
Nasce a Reggio Calabria nel 1982.
Giovane giornalista calabrese, attualmente scrive per "l' Espresso" e ha collaborato con "la Repubblica"
Inizia la sua carriera alla Gazzetta di Modena, dove pubblica le sue prime inchieste sulla mafia.
E' autore del saggio-inchiesta "Gotica. 'Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea".
Dal 2011 vive sotto scorta.
 
 
Giovanni Tizian è molto di più.
 
E' il bambino che nel 1989 ha perso il padre in un agguato
dell' 'ndrangheta.
E' l'uomo che oggi vive la sua vita sotto scorta per aver detto la verità a voce alta.
 
La verità non solo sulla morte di Peppe Tizian, suo padre, ma su quella di tutti gli uomini e le donne dimenticati per paura dalla società civile.
La verità sugli ambienti corrotti in cui viviamo tutti i giorni, che sfioriamo, con cui spesso inconsciamente collaboriamo, o che promuoviamo.
 
Credo che abbia avuto molta forza e molto coraggio per scrivere questo secondo libro.
Non è una delle tante inchieste...è la sua vita.
Giovanni Tizian mette nero su bianco la sua storia, le sue emozioni, i ricordi, le delusioni, le lacrime, la solitudine.
Mette nero su bianco il dolore più grande...la perdita del padre.
E, ormai adulto, guarda in faccia la realtà. Piange quelle lacrime che non erano mai scese, e torna a nascere. Più forte di prima. Con una consapevolezza nuova, che è il motore della sua lotta alle mafie.
 
"Approdare in una città accogliente come Modena, nel tentativo di rimuovere, di dimenticare il passato, di trovare una normalità. Nascondendo a tutti, persino a me stesso, la rabbia e la sofferenza.E così ho fatto per tanto tempo, fino a quando, ormai ventenne, ho chiesto in lacrime a mia madre di guidarmi nel doloroso esercizio della memoria. Ho voluto sapere tutto di quella sera del 23 ottobre 1989, di quei colpi di lupara sparati contro la Panda rossa di mio padre. Dopo, per me è stato l'inizio di una nuova vita.
Senza più vergogna, senza più sentirmi addosso gli sguardi di commiserazione della gente.
Ma ricordare e raccontare sono atti troppo rivoluzionari, troppo scomodi per chi ha costruito il proprio impero sulla menzogna e sull'omertà".
 
Il giorno 8 Giugno 2013 Giovanni Tizian ha presentato il suo libro a Carpi, in occasione del ciclo di incontri "Ne vale la pena".
 
Sono stata molto contenta di partecipare, e di ascoltare direttamente da lui alcune delle sue esperienze, già attentamente raccontate nel suo libro.
Intervistato da Pierluigi Senatore, ha toccato molti temi.
Il tema dell'infiltrazione o radicamento mafioso tra Modena, Reggio Emilia, Bologna...credo sia sempre quello più toccante e prioritario, per noi, popolo emiliano.
A tal proposito avrei voluto pubblicare il video in cui Giovanni parla proprio di questi temi, ma purtroppo la qualità era molto scarsa...!
Quindi riporto le sue parole:
 
"..premettendo che il cambiamento è possibile, questo non vuol dire che sia tutto a posto. In Emilia Romagna c'è una presenza molto forte, molto radicata delle organizzazioni mafiose. 'ndrangheta e clan dei casalesi sono le organizzazioni più forti adesso in Emilia Romagna. Ma io non starei troppo a discutere sul termine da utilizzare, ci manda fuori strada. io quando vado in giro, o nel sud Italia per fare qualche servizio oppure a presentare il libro e mi metto a spiegare che in Emilia Romagna si discute se dobbiamo parlare di radicamento o di infiltrazione c'è quasi un sorriso generale. Perché il problema non è questo, capire come  identificare e definire questo fenomeno. Perché il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno è una regione, partendo dall'attualità, in crisi. Una crisi economica tremenda che non permette agli imprenditori di avere liquidità. Allora succede che le organizzazioni (mafiose n.d.r.) presenti su questo territorio offrono dei servizi. Il servizio può essere servizio per lavorare nel cantiere, come il movimento terra, la fornitura di manodopera, c'è anche un altro servizio che è fondamentale, che è il recupero crediti [...] Però questo è un favore che il mafioso chiede indietro. Allora molte aziende dell'Emilia Romagna, non solo della provincia di Modena, e di Modena, sono finite in mano in particolare all' 'ndrangheta. Se voi prendete la provincia di Reggio Emilia e di Modena la situazione  è allarmante.
Non lo diciamo noi giornalisti, lo dicono atti giudiziari, e lo dicono le relazioni della Procura Nazionale Antimafia. C'è una situazione che è difficile da comprendere, capisco, perché non è un fenomeno di facile comprensione. ci sono delle logiche che a volte possono sembrare quasi legali, eppure dietro a queste logiche, a questi rapporti commerciali si nascondo interessi che sono gli interessi delle organizzazioni mafiose."
 
Non aggiungo altro.
Vi invito a non perdervi il libro di Giovanni Tizian "La nostra guerra non è mai finita".
Tratta tantissimi temi, rievoca importanti episodi della storia del nostro paese, molti dei quali ancora senza giustizia, e quasi dimenticati.
Mette a nudo se stesso, i proprio sentimenti, condivide il suo passato, per accompagnarci in un viaggio attraverso una Calabria dominata dalle 'ndrine, ma in cui ancora nessuno è riuscito a strappare la voglia di cambiare, di rinascere e di riappropriarsi del loro vero onore.
 
 
Un' ultimo pensiero...Giovanni non è solo giornalista...è un bravissimo scrittore. Perché il suo libro, è anche uno stupendo romanzo.
 
E... da Giovanni Tizian, scrittore, il suo autografo per  A cup of books...! Grazie!!
 
 
 

 
 
Esistono associazioni, siti internet, riviste, movimenti... che collaborano con Giovanni Tizian, e approfondiscono il tema della lotta alle mafie.
 
Ecco  alcuni link utili per approfondire.
 

 

 
 
 


 

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