sabato 29 giugno 2013

Legally Blog! #2

Il 18 Giugno 2013, nella splendida cornice di Piazza Garibaldi a Carpi, Pippo Giordano è stato l'ospite della IV puntata di "Ne vale la pena", una serie di incontri con gli autori, con cui si è affrontato il tema della legalità.
 
Pippo Giordano è autore del libro " Il Sopravvissuto", edito da Castelvecchi (collana RX).
 
L'intervista, condotta da Pierluigi Senatore, è stata molto interessante e si è mantenuto sempre un tono informale, è stata una bella conversazione...una chiacchierata tra amici. Questo è lo stile di Pippo Giordano: un uomo diretto, spontaneo, semplice, ma con un importante passato da condividere, da raccontare.
 
Giuseppe Giordano si definisce un MANOVALE DEL DIRITTO: ispettore della DIA di Palermo al tempo delle stragi di mafia, in questo caso Cosa Nostra, a fine anni '80, inizio anni '90.
 
Perché "sopravvissuto"? Questa è stata la prima domanda di Pierluigi Senatore e Pippo Giordano risponde: "Siamo in tanti ad essere sopravvissuti, per quanto riguarda la mia persona mi reputo tale perché per un paio di volte C0sa Nostra ha tentato di mettere fine alla mia vita e per una serie di circostanze a me fortunose, sono qui questa sera con voi.
La convenienza di combattere la mafia...?Non è questione di convenienza, noi non facevamo una scelta di convenienza, noi abbiamo fatto una scelta di vita, una scelta di dare un significato alla polizia di stato, alle indagini, ma soprattutto il nostro sogno era di avere una Sicilia, una Palermo, un' Italia intera, senza condizionamenti mafiosi".
 
Le risposte di Pippo Giordano hanno tutte un sapore di verità, di fede e coerenza a quello che ha fatto, e che oggi ha voglia di  raccontare affinché le battaglie e/o la morte di molti suoi colleghi, non siano state vane.
Mi riferisco a Falcone, Borsellino, Cassarà, Chinnici, Dalla Chiesa...e tanti altri da lui nominati e ricordati, con cui condivide e condivideva un unico valore: l'amore per la verità, per un'Italia libera dalle mafie, per una Sicilia di veri uomini d'onore.

Mi ha colpito parecchio la risposta di Pippo Giordano alla domanda "...vedendo morire tanti tuoi colleghi, ti sei mai chiesto se davvero ne valeva la pena?"
Pippo Giordano risponde "[...] lo sapevamo che forse uscendo di casa la mattina era l'ultima volta che davi un bacio ai tuoi ragazzi, che davi un bacio a tua moglie [...]
Ne valeva la pena sì...perché qualcuno deve pur lavorare, qualcuno deve dare delle risposte alla società...ne parlavo spesso con Cassarà. Per inciso, Cassarà era il mio dirigente alla squadra mobile di Palermo.
Ne valeva la pena....Per assurdo ogni volta che moriva uno di noi eravamo più forti di prima, ci sentivamo più motivati, più determinati, a portare avanti il nostro lavoro. E lo facevamo con dedizione senza guardare al tempo, alle ore [...] Ne valeva la pena si...e se tornassi indietro lo rifarei ancora, non perché io sia un eroe, ma per quei miei colleghi che mi hanno lasciato".

Con Pierluigi Senatore l'ospite Pippo Giordano ha affrontato tantissimi temi, importanti e interessanti. Ci si è chiesti che lotta alla mafia sta facendo adesso lo stato, si è parlato del rapporto della DIA e di Pippo Giordano stesso coi pentiti, di cui spesso si occupava. Si è parlato di tutte le voci e le indiscrezioni che girano attorno alla morte di Borsellino, dell'agenda rossa, dello scottante tema della trattativa stato-mafia e di come e quanto è cambiata la mafia, e in particolare Cosa Nostra negli anni.
Insomma...un'intervista da ricordare. Parole che cambiano chi le ascolta.
Vorrei chiudere ricordando di cosa si occupa ora Pippo Giordano: passa il suo tempo incontrando studenti, professori, associazioni...parla, racconta, scrive...porta avanti la sua guerra alla mafia non più con le pistole, ma con le parole e i ricordi.
La memoria viva, si...  quella che fa tesoro del passato e si strumento di lotta, è l'arma più forte.

Lottiamo insieme a Pippo Giordano: parliamo, raccontiamo, leggiamo le testimonianze, ricordiamo la fede nella Costituzione che avevano tante vittime della mafia, quella fede che non li ha fermati...mai...nemmeno davanti ai rischi più evidenti.
Le loro voci continuano a chiedere giustizia, per molti uomini e donne che il silenzio della paura ha dimenticato, uomini e donne vittime di mafia.
"Il Sopravvissuto" di Pippo Giordano.
Un libro intenso, vero. Una testimonianza di chi ha visto, chi ha lottato in prima linea.
Assolutamente da non perdere.

Grazie a Pippo Giordano, e grazie al Comune di Carpi...che queste testimonianze non vengano mai a mancare.


 

Eventi e news sul mondo dei libri #2


21 giugno 2013
Letti di notte
Librai e lettori scatenati
...ANCHE A CARPI! Con NOTTI A PIE' DI PAGINA!

Un'idea bellissima! C'eravate?? A cup of books era presente!
Devo dire che sono rimasta piacevolmente stupita di tutto quello che ho visto, e a cui ho assistito.
Certo, non si può dire che sia stato un evento di enorme portata: probabilmente non è stato pubblicizzato a dovere, molte persone che conosco non sapevano nulla, non avevano né letto né sentito alcun passaparola a riguardo. Poco importa!
Il 21 Giugno anche a Carpi c'è stata la notte bianca delle librerie !
L'idea nasce dalla casa editrice Marcos y Marcos nel 2012, vi partecipano più di 90 librerie e 22 case editrici.
Le tre librerie del centro storico, La Fenice, La Mondadori e Radice-Labirinto, hanno aderito, organizzando incontri e momenti magici!

Ho vissuto questa serata in tranquillità: sono arrivata in piazzetta Garibaldi appena in tempo per farmi due risate con lo spettacolo dell'artista di strada Lottomatto! E' stato divertentissimo! E attorno a lui si erano già riunite tante persone e parecchi bambini. Un momento davvero bello, organizzato da Radice-Labirinto.

Mi sono diretta in piazza Martiri, per incontrare le mie compagne della serata: Sonia e la sua piccola Vittoria!
Mentre le aspettavo ho potuto assistere a parte dell'incontro organizzato per la serata dai ragazzi della Mondadori: Marcello e Samuele di Italica Edizioni hanno presentato, tra grandi bolle di sapone, giochi col fuoco, e i bellissimi intermezzi musicali dei Vetrogel, i libri "Fenomeni da baraccone" e "Mio cuggino". Un viaggio nell' Italia degli artisti circensi e di strada, fino a riscoprire il fascino delle più belle leggende metropolitane.
Un incontro insolito, stimolante, e assolutamente ben inserito in un contesto come quello del 21 Giugno...iniziava l'estate, e certe serate si caricano naturalmente di mistero e fantasia.

All'arrivo di Sonia e Vittoria decidiamo che vincono i piccoli, e ci dirigiamo verso piazza Garibaldi. Dopo un delizioso gelato sono le 22 e alla Libreria per l'infanzia Radice-Labirinto iniziano le letture per bambini di Cristina Spallanzani.
Cristina era circondata dai bambini: accanto a sé una valigia di cuoio, molto vintage devo dire, da cui ad ogni storia tirava fuori un oggetto, per catturare l'attenzione dei bambini, e per stimolarne la curiosità!
Un vecchio telefono a rotella è stato l'oggetto più conteso tra i bambini...!
Insomma: Alessia e Dario di Radice-Labirinto hanno regalato a grandi e piccini un momento davvero magico.
Con le letture di Cristina, prese dai testi di Gianni Rodari, e uno spazio accogliente com'è quello della libreria, mi sono sentita davvero bene...un momento di pura fantasia!

Ho colto l'occasione per conoscere Alessia, per iscrivermi alla newsletter di Radice-Labirinto e per scoprire che hanno un bellissimo blog, che ora seguo assiduamente.
Ok, non sono più tanto piccola... e non sono una mamma...bhe? Che importa! La letteratura per l'infanzia è uno strumento di crescita per tutti, è stimolo, è momento di benessere, è riscoperta di quello che siamo stati e che ancora vive e sorride dentro di noi.
Credetemi...la libreria per l'infanzia Radice-Labirinto è un vero Rifugio per Lettori...grandi e piccini!
Intanto date un'occhiatina qui...e sono certa che ne riparleremo prestissimo...
...proprio su A cup of books!

Non sono passata alla libreria La Fenice, ma so che Rossella Daolio presentava il libro "Francia in bicicletta"...ci siete andati?? Raccontatemi!

Ma non è stato tutto qui! Notti a piè di pagina già dalle 18 proponeva letture ed esperienze per grandi piccini, organizzate dalle librerie di cui vi ho parlato, insieme alla Cooperativa Giravolta e all'associazione Squilibri. Tutto patrocinato dal Comune di carpi.
 
Bene! Un'iniziativa cittadina da ripetere ogni solstizio d'estate...non c'è modo più magico per entrare in una stagione in cui il tempo per la lettura si dilata...i ritmi si calmano...le storie si susseguono...e noi ricominciamo a sognare...

A presto!!

venerdì 14 giugno 2013

Legally Blog! #1

...oggi nasce Legally Blog!...uno spazio dedicato alla legalità.
 
A cup of books nasce dal mio desiderio di parlare di libri, di ricordarne le emozioni, di condividere idee, opinioni e di incontrare lettori, o non lettori, e di scambiare esperienze.
A cup of books è il mio diario on line...racchiude quella che sono, parla di me.
Ma non è solo questo.
Un blog è una POSSIBILITA'.
Si...tutti i mezzi di comunicazione, gli strumenti di diffusione, sono possibilità: possibilità di parlare, di alzare la voce, di smuovere le nostre menti assopite e alle volte atrofizzate dal comune pensare, dalla bugia del quieto vivere.
Si, una possibilità che si fa SERVIZIO!
 
A cup of books si mette a servizio della legalità!
Perché se le mafie continuano ad operare, coi i loro mezzi sempre più raffinati, e moderni, anche noi, popolo della rete, con i nostri mezzi possiamo agire, prestando i nostri spazi per parlare non di mafia, ma di legalità, per dare voce a quanti lottano in prima fila contro queste organizzazioni.
 
Facciamo del nostro meglio, nel nostro piccolo, raccontiamo quello che vediamo, leggiamo, scriviamo degli incontri a cui partecipiamo...tutto concorre a diffondere speranza, ottimismo, e a credere che, prima o poi, anche con il nostro stile di vita, sarà la legalità a vincere.
 
Vogliamo iniziare??
 
LEGALLY BLOG! è con Giovanni Tizian.
 
La nostra guerra non è mai finita.
 
La nostra guerra non è mai finita
di Giovanni Tizian
Ed. MONDADORI
Coll. STRADE BLU
PAGG 227
 
di Giovanni Tizian
 
Nasce a Reggio Calabria nel 1982.
Giovane giornalista calabrese, attualmente scrive per "l' Espresso" e ha collaborato con "la Repubblica"
Inizia la sua carriera alla Gazzetta di Modena, dove pubblica le sue prime inchieste sulla mafia.
E' autore del saggio-inchiesta "Gotica. 'Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea".
Dal 2011 vive sotto scorta.
 
 
Giovanni Tizian è molto di più.
 
E' il bambino che nel 1989 ha perso il padre in un agguato
dell' 'ndrangheta.
E' l'uomo che oggi vive la sua vita sotto scorta per aver detto la verità a voce alta.
 
La verità non solo sulla morte di Peppe Tizian, suo padre, ma su quella di tutti gli uomini e le donne dimenticati per paura dalla società civile.
La verità sugli ambienti corrotti in cui viviamo tutti i giorni, che sfioriamo, con cui spesso inconsciamente collaboriamo, o che promuoviamo.
 
Credo che abbia avuto molta forza e molto coraggio per scrivere questo secondo libro.
Non è una delle tante inchieste...è la sua vita.
Giovanni Tizian mette nero su bianco la sua storia, le sue emozioni, i ricordi, le delusioni, le lacrime, la solitudine.
Mette nero su bianco il dolore più grande...la perdita del padre.
E, ormai adulto, guarda in faccia la realtà. Piange quelle lacrime che non erano mai scese, e torna a nascere. Più forte di prima. Con una consapevolezza nuova, che è il motore della sua lotta alle mafie.
 
"Approdare in una città accogliente come Modena, nel tentativo di rimuovere, di dimenticare il passato, di trovare una normalità. Nascondendo a tutti, persino a me stesso, la rabbia e la sofferenza.E così ho fatto per tanto tempo, fino a quando, ormai ventenne, ho chiesto in lacrime a mia madre di guidarmi nel doloroso esercizio della memoria. Ho voluto sapere tutto di quella sera del 23 ottobre 1989, di quei colpi di lupara sparati contro la Panda rossa di mio padre. Dopo, per me è stato l'inizio di una nuova vita.
Senza più vergogna, senza più sentirmi addosso gli sguardi di commiserazione della gente.
Ma ricordare e raccontare sono atti troppo rivoluzionari, troppo scomodi per chi ha costruito il proprio impero sulla menzogna e sull'omertà".
 
Il giorno 8 Giugno 2013 Giovanni Tizian ha presentato il suo libro a Carpi, in occasione del ciclo di incontri "Ne vale la pena".
 
Sono stata molto contenta di partecipare, e di ascoltare direttamente da lui alcune delle sue esperienze, già attentamente raccontate nel suo libro.
Intervistato da Pierluigi Senatore, ha toccato molti temi.
Il tema dell'infiltrazione o radicamento mafioso tra Modena, Reggio Emilia, Bologna...credo sia sempre quello più toccante e prioritario, per noi, popolo emiliano.
A tal proposito avrei voluto pubblicare il video in cui Giovanni parla proprio di questi temi, ma purtroppo la qualità era molto scarsa...!
Quindi riporto le sue parole:
 
"..premettendo che il cambiamento è possibile, questo non vuol dire che sia tutto a posto. In Emilia Romagna c'è una presenza molto forte, molto radicata delle organizzazioni mafiose. 'ndrangheta e clan dei casalesi sono le organizzazioni più forti adesso in Emilia Romagna. Ma io non starei troppo a discutere sul termine da utilizzare, ci manda fuori strada. io quando vado in giro, o nel sud Italia per fare qualche servizio oppure a presentare il libro e mi metto a spiegare che in Emilia Romagna si discute se dobbiamo parlare di radicamento o di infiltrazione c'è quasi un sorriso generale. Perché il problema non è questo, capire come  identificare e definire questo fenomeno. Perché il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno è una regione, partendo dall'attualità, in crisi. Una crisi economica tremenda che non permette agli imprenditori di avere liquidità. Allora succede che le organizzazioni (mafiose n.d.r.) presenti su questo territorio offrono dei servizi. Il servizio può essere servizio per lavorare nel cantiere, come il movimento terra, la fornitura di manodopera, c'è anche un altro servizio che è fondamentale, che è il recupero crediti [...] Però questo è un favore che il mafioso chiede indietro. Allora molte aziende dell'Emilia Romagna, non solo della provincia di Modena, e di Modena, sono finite in mano in particolare all' 'ndrangheta. Se voi prendete la provincia di Reggio Emilia e di Modena la situazione  è allarmante.
Non lo diciamo noi giornalisti, lo dicono atti giudiziari, e lo dicono le relazioni della Procura Nazionale Antimafia. C'è una situazione che è difficile da comprendere, capisco, perché non è un fenomeno di facile comprensione. ci sono delle logiche che a volte possono sembrare quasi legali, eppure dietro a queste logiche, a questi rapporti commerciali si nascondo interessi che sono gli interessi delle organizzazioni mafiose."
 
Non aggiungo altro.
Vi invito a non perdervi il libro di Giovanni Tizian "La nostra guerra non è mai finita".
Tratta tantissimi temi, rievoca importanti episodi della storia del nostro paese, molti dei quali ancora senza giustizia, e quasi dimenticati.
Mette a nudo se stesso, i proprio sentimenti, condivide il suo passato, per accompagnarci in un viaggio attraverso una Calabria dominata dalle 'ndrine, ma in cui ancora nessuno è riuscito a strappare la voglia di cambiare, di rinascere e di riappropriarsi del loro vero onore.
 
 
Un' ultimo pensiero...Giovanni non è solo giornalista...è un bravissimo scrittore. Perché il suo libro, è anche uno stupendo romanzo.
 
E... da Giovanni Tizian, scrittore, il suo autografo per  A cup of books...! Grazie!!
 
 
 

 
 
Esistono associazioni, siti internet, riviste, movimenti... che collaborano con Giovanni Tizian, e approfondiscono il tema della lotta alle mafie.
 
Ecco  alcuni link utili per approfondire.
 

 

 
 
 


 

martedì 4 giugno 2013

Il Segreto della libreria sempre aperta

di Robin Sloan



Il segreto della libreria
sempre aperta
di Robin Sloan
trad. Arduino G.
Ed. Corbaccio
Pag. 306
Narrativa Contemporanea
 
Da web designer a disoccupato. In breve tempo l'Azienda per cui Clay Jannon lavora, la New Bagel di San Francisco, chiude i battenti per mancanza di fondi. E a Clay rimangono soltanto il suo Mac Book e un account su Twitter.
"Cercasi commesso. Turno di notte. Competenze specifiche. Buoni incentivi". Perchè no!
E così inizia l'avventura di Clay alla Libreria sempre aperta del sig. Penumbra.
Un posto insolito, apparentemente angusto, ma con soffitti altissimi.
Per non parlare dei libri! Le novità editoriali e i libri così definiti comuni, sono disposti in un piccole scansie nasconte. Cosa sono quindi tutti gli altri libri, volumi di ogni dimensione, che affollano la libreria, riempiendone ogni angolo, incastrati in posti irraggiungibili se non con scale altissime e una grande capacità di arrampicarsi tipica di una scimmia?
E' il Catalogo dell'Oltretutto. Niente codici ISBN, nessuna traccia sui motori di ricerca, nessuna recensione...niente di niente.
Clay capisce all' istante che quello che ha trovato non è un semplice lavoro di commesso. E' entrato a far parte di qualcosa a lui sconosciuto.
Attratto dai segreti della libreria, gli basterà soltanto aprire uno dei misteriosi volumi per essere catapultato in una realtà al di la dell' immaginazione.
Con il suo gruppo di amici nerd, cervelloni del web, Kat, una googler "Potente", e altri personaggi che incontrerà lungo la strada, Clay porterà alla luce ogni segreto: tra codici apparentemente impossibili da decodificare, sette di Spaginati e Rilegati, High Technology  e "Vecchia Conoscenza", computer all'avanguardia e vecchi font, si narra un'avventura tra la vita e la morte, che inizia nel 1500 e forse non è ancora conlusa...!
Rimane un solo vero significato, tramandato nei secoli, e immortale: la vera amicizia e la chiave di tutto.
 
Robin Sloan
Autore
Ex manager di twitter
Il titolo del romanzo di Sloan mi ha subito affascinato.
Letta la trama sapevo che non potevo inserire questo romanzo tra i miei generi preferiti: un po' fantastico un pò moderno. A tratti ricorda il maghetto più famoso della letteratura inglese, ad altri la nostra profonda dipendenza ai social network e ai motori di ricerca più all'avanguardia. Un cocktail esplosivo...dovevo fidarmi? Affermativo!

Rifugi per lettori #2

SECONDA TAPPA: Libreria all'Arco - Reggio Emilia - VIA FARINI 1/I
 
 

Abbiamo già visitato la bellissima sede della Libreria all'Arco di Reggio Emilia, in via Emilia Santo Stefano.
L'incanto di questo luogo continua... sempre a Reggio Emilia,
in Via Farini 1/I.
 
La caratteristica fondamentale di questo Rifugio consiste nell'organizzazione interna dedicata al viaggio.
I lettori, i clienti, i visitatori...sono accompagnati in un percorso che attraversa tutto il mondo, da un continente all'altro.





Ogni area della libreria è un continente,  e tutti i libri che vi si trovano sono divisi per scrittori che provengono da quel continente oppure sono i libri stessi a trattare argomenti riferiti al proprio continente di riferimento.

OCEANIA
e area dedicata
all'infanzia
Spazio dedicato alle AMERICHE
 


 
La struttura è davvero bellissima: i muri sono di pietra grezza;
certamente lo spazio è stato utilizzato così come era una volta, senza eseguire particolari restauri, e questo lo rende, a mio parere, un vero e proprio rifugio!