martedì 30 aprile 2013

Fai bei sogni

di Massimo Gramellini

 Booktrailer

 
Per Massimo, come per tutti, gli anni passano. I ricordi, le persone, i sentimenti, le cose...si accumulano, lo circondano, lo seguono, gli passano davanti.
E lui è li...attore e spettatore di una vita che stenta a prendere il volo. Cosa lo assilla...? Cosa lo tormenta...?
 
 Una madre morta quando era bambino,  la sua mamma, bionda, dai capelli profumati, i gesti gentili, la risata allegra.
E' da quello stesso giorno che Massimo inizia a crescere: gli amici, la libertà, gli amori, lo studio, i successi lavorativi, ma anche le delusioni, le sconfitte, le paure, gli incubi, il buio.
Qualcosa non torna...c'è qualcosa che si è radicato li, nel suo cuore, una radice, profonda e forte, che lo tiene ancorato, fermo al suolo, e che fa male.
E così è impossibile vivere.
Quello che manca è la verità. Una verità che Massimo non conosce, ma che con prepotenza chiede di essere vista, accolta, svelata.
La verità sulla sua vita, sul suo passato...su quella morte che ha sentito addosso in tutti quegli anni, una morte mai accettata del tutto, una morte ingiusta, così come la sua condizione di orfano...orfano non solo di madre, orfano di verità, di pace, orfano di sé.
Ma il momento di aprire gli occhi è arrivato...Spetta solo a lui trovare la forza di alzare lo sguardo una volta per tutte, strappare quelle radici, e fare del passato un solido gradino su cui porre le basi per un futuro che porta solo il suo nome.

TITOLO: Fai bei sogni
AUTORE: Massimo Gramellini
EDITORE: LONGANESI
PAGG. 223
Devo ammettere che i "casi editoriali" mi sono sempre piaciuti. Spesso mi trovo nella situazione di non poter fare a meno di acquistarli e leggerli. Chissà perchè poi...non è che mi fidi sempre della pubblicità, o dell'opinione comune, forse solo perchè soffro della sindrome dello stay tuned, ritornello che echeggia come un mantra su tutti i post di ogni social network e non solo.
...insomma devo leggerli, questi libri cotanto osannati, o chiacchierati...ne parlano troppo, penso, devo sapere il perche!
 
Questa volta è andata diversamente.

venerdì 26 aprile 2013

Rifugi per lettori #1

Salve a tutti!
Ha inizio il mio viaggio alla ricerca di rifugi per lettori...
Sapete quelle libreria in cui, non appena entrati, scatta quella voglia irrefrenabile di abitarci per tutta la vita...? Ecco, quelle!
Devo dire che a me capita molto spesso...sono un caso disperato!

A parte la mia follia...quelle librerie che ci piacciono al primo sguardo, in cui vaghiamo, osservando in angolo, affascinati, senza nemmeno sapere bene il perchè.
Iniziamo a toccare i libri, a sentirne l'ordore, leggiamo miriadi di trame...poi ci sediamo, perchè in quei rifugi ti puoi sempre accomodare da qualche parte, perdendoci in qualche pagina...e il tempo passa...



PRIMA TAPPA - SABATO 20 APRILE 2013









...ho scoperto un posto davvero raro e affascinante!

In realtà lessi di questa libreria in internet e mi chiesi subito perché non la conoscessi già, essendo essa così vicina al paese in cui abito.

Sto parlando della LIBRERIA ALL'ARCO di Reggio Emilia.

giovedì 18 aprile 2013

Il cacciatore di teste

di Jo Nesbø

Roger Brown è il migliore. In assoluto il miglior cacciatore di teste sulla piazza.
Ha una bellissima moglie, una bella casa, una macchina lussuosa, e conosce la gente che conta.
Apparentemente sicuro di sè, gode di ottima reputazione.
Ma non è tutto oro quel che luccica...e Roger lo sa molto bene.
C'è una cosa in lui che mina la sua autostima: la statura sotto la media.
In una Oslo in cui gli uomini si distinguono per la loro altezza e prestanza, perchè la bellissima Diana ha scelto proprio lui, come uomo da amare?
Intimamente insicuro, ha un' unico obiettivo: mantenere il suo tenore di vita, e permettere alla moglie di vivere nel lusso della sua galleria d'arte, e farlo a tutti costi...anche diventando un ladro di opere d'arte.
Tra candidati di alto profilo, multinazionali, conoscenze da bossifondi, incontri apparentementi casuali, bugie e segreti inconfessabili, riuscirà Roger Brown a rimanere il migliore nel lavoro e agli occhi di Diana?
L'hobby dei furti d'arte aprirà il sipario a risvolti da pelle d'oca: tradimenti, sotterfugi, inseguimenti, omicidi e  un susseguirsi di misunderstanding che terranno il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina.

TITOLO: Il cacciatore di teste
AUTORE: Jo Nesbo
EDITORE: EINAUDI
COLLANA: Einaudi. Stile libero big.
PAGG. 293

Chi mi conosce un pò, sa che questo libro apparentemente non rientra nel mio genere preferito...trama, copertina, titolo, commenti...ehm...tutto un pò troppo strong per i miei gusti!
Poi un amico di cui mi fido mi dice "...non riesco a staccarmi...è avvincente..." e allora ci penso...lo trovo per varie settimane tra i primi in classifica...leggo un paio di recensioni...Preso! Ok, proviamo...
Aveva assolutamente ragione! Già dalla prima pagina nascono domande, dubbi, e il desiderio inconscio di andare avanti, girare le pagine, che scorrono via, tra le dita, con una fluidità stupefacente.
Roger Brown...come non odiarlo! Borioso, altezzoso...anche bruttino, direi.
Un protagonista alquanto insolito, non credete?

venerdì 12 aprile 2013

Quattro etti d'amore, grazie

di Chiara Gamberale

Erica, giovane moglie, impiegata in banca, un' ottima cuoca, una madre attenta, appassionata di serie televisive, una vita regolare...fin troppo; Tea, attrice della serie TV più in voga del momento, bellissima, sposata per "gioco" e...insoddisfatta.
Una sola cosa le accomuna:  fanno la spesa nello stesso supermercato.
Cosa avrà di così interessante quello che comprano, che puntualmente spiano a vicenda? In quei carrelli c'è tutta la loro vita. Tra farina, biscotti, bottiglie di birra e lasagne surgelate, si concentrano le loro giornate, i loro pensieri, le lacrime, i sogni, i progetti.
Tea ed Erica  si studiano, da lontano,e iniziano a conoscersi, senza mai neppure salutarsi, entrando l'una nei pensieri dell'altra.
Erica esce dal seminato. Un drammatico evento la scuote, e lei trova riparo nei social network, dove scopre che la vita, fuori dalla sua cucina, va avanti, il passato riemerge, e lei rinizia a sentirsi viva.
Tea si rende conto che col suo Peter Pan non è più felice...lo è mai stata? E inconsciamente capisce di essere volata via dall' Isola Che Non C'é...probabilmente trascinata dal fascino della spesa di Erica...la signora Cunnigham.
Un'altalena in costate movimento, due vite a confronto.
Due donne diverse, due vite diverse, ma un solo desiderio: rifiutare una vita "sottovuoto", sconfiggere le proprie psicosi, alzare la voce e riappropriarsi di se stesse...dalla testa al cuore!


TITOLO: Quattro etti d'amore, grazie
AUTORE: Chiara Gamberale
AUTORE: MONDADORI
PAGG. 239
Due storie...anzi una, si una sola. Perchè forse in ogni donna esistono sia Tea che Erica.
Oppure no...qualcuna si sente più come Tea, altre si sentono Erica.
E io? Non lo so...o forse non lo voglio dire!
Chissà se mai i miei complimenti arriveranno a Chiara Gamberale, che, ammetto, conoscevo solo come conduttrice radiofonica e non come scrittrice. 
Grazie per questa storia! Perchè, ne sono certa, in quel supermercato ci siamo tutte noi, le donne...
Un' ambientazione insolita, che ho amato molto.
Lo immagino quel supermercato, dalla descrizione deve essere molto grazioso...ne esistono?? Chissà...
Tutto parte da li, e sistematicamente è li che tutto ritorna, tra quegli scaffali, i freezer dei surgelati, e la fila alla cassa.
Non vi so dire quale delle due donne mi abbia attratto di più, quale delle due vite mi abbia tenuta più incollata al libro.
Si, un'altalena in costante movimento...si passa da una storia all'altra, col breve intervallo di una lista della spesa, e subito succede qualcosa, un fatto, un pensiero nuovo, una riflessione che merita di essere sottolineata, o una pagina che si guadagna una piega, per non essere persa (ahimé, lo ammetto...io sono una di quelle che fanno le orecchie alle pagine...e quante!!)
Quattro etti d'amore, grazie...forse avremmo tutte voglia di chiederli, non trovate?
E Tea ha il coraggio di chiederli...nel suo delirio, si, nella sua sofferenza, quando è all'apice del dolore, su quella spiaggia...ma forse è proprio nei momenti di maggiore sofferenza che diciamo la verità e che chiediamo ciò di cui realmente abbiamo bisogno, senza vergogna e senza preoccuparci delle conseguenze delle nostre domande, e abbiamo il coraggio anche di implorare, di pregare...
E qualcosa succede, si succede sempre, nel bene o nel male.
Quanti personaggi appaiono, e scompaiono, in queste pagine...e ognuno di loro è importante, lascia un segno, un solco, nella testa e nel cuore delle nostre protagoniste.
Perchè...non ricordate quanto sia profetica Rachele, la bizzarra collega di Erica, come lei vittima della rapina in banca?!?  E' coraggiosa, ha capito che forse quello potrebbe essere l'ultimo e unico momento per dire la verità su se stessa, e lo fa! Si, è vero...poi sparisce, perchè non siamo poi così forti per farci carico di quello che diciamo in preda alle emozioni, non è vero??
Ma si, lo è, ci credo...è in qualche modo profetica ..." Ma tu ci pensi Erica a tutte le esistenze che potrebbero farci felici, se non fossimo sempre alle prese con la nostra?"...forse sta tutto qua il problema! E questa frase mi ronza in testa, si ripropone, chiede una risposta, obbliga a una riflessione....prima o poi ci arriverò.
Si potrebbe parlare per ore, scrivere tanto su Riccardo, Michele, Gu e Viola, Fabiano ed Enrico, Anthony, Nena e gli altri...si tutti gli altri che girano attorno a Tea ed Erica e che, come dice Tea, hanno tutti ragione e tutti torto sulla vita.
E grazie, cara la nostra autrice, perchè rendersi conto di aver abbandonato l'Isola Che Non C'è ha fatto male a tutti...ne sono certa...e tu ci hai fatto ripensare a quanto era bello volare, leggeri, senza pensieri e senza ricordi...
Ma forse è bello anche ora...in cui la gonnellina di foglie e bacche è un po troppo corta, siamo cresciuti e non sappiamo più volare...ma, se solo lo vogliamo, possiamo trovare il coraggio di scegliere di essere felici.
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO

giovedì 4 aprile 2013

Il sesso è vietato

di Tim Parks

All' Istituto Dasgupta è proibito leggere, scrivere, fumare, entrare nel reparto dedicato all'altro sesso, è proibito il contatto fisico, esternare i sentimenti, ed è assolutamente vietato il sesso.
E cosa ci fa Beth in un posto come questo?
Giovane cantante di successo, bellissima e carismatica, con un fisico mozzafiato. Una famiglia altolocata che odia, un fidanzato perfetto che non ama, un amante più vecchio di lei, e un' amica con cui condivide palco e letto...
La sua vita trasgressiva la porta al limite, al confine tra vita e morte, tra follia e realtà.
Solo le lunghe meditazioni buddiste, il silenzio, e la lontananza dalla sua vita, la metteranno in contatto con il vero senso delle cose, obbligandola a combattere lotte interiori, rievocando ricordi tragici di un passato ancora troppo vicino e il pensiero dei suoi amori morbosi e ossessivi, che continuano a perseguitarla.
Sarà G.H., il misterioso diarista, a cui Beth ruba i diari, che con le sue parole l'aiuterà a riconoscere di non essere la sola, l'unica, alle prese con una vita assurda, incomprensibile e dolorosa.
Spetterà solo a Beth la scelta: rimanere al Dasgupta, in una condizione di non vita, apparentemente al sicuro, o rimettersi in gioco, con una nuova vita, tutta da scoprire e ricca di possibilità.

TITOLO: Il sesso è vietato
AUTORE: Tim Parks
EDITORE: BOMPIANI
PAGG. 314
Tim Parks ha avuto un'idea sicuramente molto interessante.
Ho scelto questo libro proprio perché la trama ha stuzzicato immediatamente la mia curiosità.
Generalmente non resto affascinata da tematiche quali la meditazione, le regole di vita, il Buddhismo...ma Beth mi è piaciuta subito.
In effetti Tim Parks dipinge la protagonista in modo molto ironico, pur addossandole esperienze di vita molto dolorose.
E' giovane, bellissima, una cantante di successo, che sa già cosa significa soffrire, e raggiungere il limite...il limite estremo.
Beth sceglie il silenzio, la lontananza. E' sperduta, forse disperata.
Potremo essere noi, non è vero? Quante volte abbiamo pensato: "Ora basta, mollo tutto. Me ne vado, lontano, dove nessuno possa trovarmi, cercarmi, telefonarmi, scrivermi un'e-mail...ne ho abbastanza!"
A me succede!
Beth incarna la realtà di chi ha capito i propri errori, i casini che si possono combinare, e che spesso sfuggono di mano, le scelte sbagliate a ripetizione...e anche quella di chi riconosce che è venuto il momento di cambiare rotta.
Con paura, a volte sfiducia, ma alla fine prosegue con tenacia.
E per saltare fuori da questa situazione Beth sceglie la meditazione buddista...ecco in cosa io non assomiglio affatto a lei!
Non potrei mai restare in silenzio, immobile, per ore e ore, concentrandomi sul mio respiro, oppure su una parte del mio corpo...un occhio, un orecchio, la punta dei piedi...ascoltando i rumori della terra o del cielo...sentendo un monaco registrato parlare di Sankhaa, o di Dukkha, e di Samadhi...
Caro sig. Parks, poteva anche spiegarceli un po' meglio questi termini...sono ancora per me un mistero anche dopo 300 pagine...!
Poco importa, probabilmente la mia anima non era abbastanza predisposta all'esperienza!
Ammetto di essermi un po' annoiata nella parte centrale del romanzo...Beth medita...medita...medita...poi di nuovo impazzisce, esce dagli schemi, infrange le regole del Dasgupta, fuma mille sigarette, bacia un suo compagno, legge, scrive... i ricordi riemergono, poi si pente...e torna nella sala Metta, e medita...medita...medita...
Per mia fortuna appare G.H., il diarista!
In uno dei suoi momenti di trasgressione Beth fa la cosa più entusiasmante di tutto il romanzo: ruba il diario di un meditatore...e da li in poi, attraverso quelle pagine, conosciamo la vita "tragicomica" di un altro ospite del Dasgupta.
Il romanzo prende ritmo, le pagine di quel diario sono divertenti, e la lettura si fa più spedita.
Che dire...? Non so...ma non posso dire che mi sia piaciuto
Il finale è ricco, e forse anche inaspettato: nelle ultime pagine mi sono ripresa un attimo, e ho seguito il finale della vicenda con più interesse.
Certo che un messaggio Tim Parks ce lo lascia: le possibilità nella vita sono svariate, molteplici. I nostri errori, pur grandi che siano, non possono fermarci, mai! Allora, avanti! C'è sempre l'occasione di cambiare strada, di abbandonare il passato, e rileggerlo dopo un po di tempo con occhi rinnovati, senza paura, e con il sorriso sulle labbra...e forse è vero...serve anche un pò di silenzio!

NON CONSIGLIATO...ma leggetelo...poi mi dite cosa ne pensate!  ;-)